Parole e immagini per comunicare

Egregio sig. “Rossi” il pensiero, da solo, può non bastare per una corretta comunicazione di ciò che si vorrebbe succedesse a beneficio delle proprie idee. Innanzitutto occorre saper guardare, ascoltare, gustare, toccare e anche annusare. Certo! Nella migliore delle ipotesi, i nostri sensi li utilizziamo tutti. Ma non basta! Per essere incisivi, i sensi vanno orchestrati con maestria e, poi, ancora può non bastare. Mai scordare il significato che assume il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: per comprendere, riconoscere e agire occorre possedere quel piccolo particolare (condizionante) che è l’esperienza acquisita.
Quindi, riformulato, il concetto girerebbe così: esperienza nel “guardare”
– “ascoltare” – “gustare” – “toccare” – “annusare” = campo fertile, aperto alla fantasia.
In apparenza, può sembrare che le “idee” arrivino da “fuori”; in realtà non è così. Esse nascono e maturano “intimamente”, per sfociare ad arte, tra l’avere e l’essere, grazie anche al contributo di eccellenti collaboratori, su un foglio di carta o su un monitor.


Adesso, A x B x C sono, semplicemente, il campo d’azione su cui giocare la partita.